Prese parte alla Coppa del Mondo di rugby 1995 in Sudafrica, nel corso della quale, in occasione di una vittoria per 145-17 contro il Giappone, marcò sei mete in un singolo incontro[1], record per la Coppa tuttora imbattuto.
La sua ultima partita per la Nuova Zelanda fu la finale persa contro il Sudafrica, dopodiché passò professionista nel rugby a 13, militando per due stagioni negli Auckland Warriors e rappresentando i Kiwi (la Nazionale neozelandese a tredici) in 5 occasioni.
Tornato al rugby a 15 nel 1998, militò fino al 2000 nell'unione provinciale di North Harbour, poi chiuse la carriera agonistica[2].
Dopo il ritiro divenne imprenditore nel campo alimentare, co-fondando un'impresa di produzione di succhi di frutta[3], e dedicandosi anche all'attività di commentatore televisivo[3]; nel 2005 fu coinvolto in un'inchiesta giudiziaria per avere acquistato alcune pillole di ecstasy per uso personale[3], e nel 2007 si segnalò per avere provocato l'esplosione di circa 600 kg di esplosivo in un cratere spento di un vulcano sull'isola di Rangitoto per dare l'impressione di un'eruzione, a scopi pubblicitari[4], anche se il dipartimento dei beni ambientali neozelandese condannò l'accaduto[4] denunciando anche il rischio di un possibile incendio boschivo con conseguente disastro ambientale se vi fossero state fiamme libere a colpire la vegetazione circostante[4].
Marc Ellis dopo il divorzio dalla sua ex-moglie Augustina Mon nel 2006, iniziò una nuova relazione con l’italiana Linda Codegoni con cui ebbe una figlia.
Linda ebbe una figlia anni prima che i due si conoscessero, chiamata Zena.